Viene pure difficile pensare come potranno raccontarla ai propri parenti una vicenda simile.
– Sai, stavamo per morire affogati!
– Miii, e chi fu? C’è stata un’alluvione?
– No.
– Ma, allora una frana?
– No no.
– Uno tsunami???
– Nooooo.
– E allora cosa?!
– Ha piovuto.
Palermo è così. Quando piove vengono giù tetti, crollano palazzi, le strade diventano fiumi in piena. Non ci si vuole mica speculare sopra per fare notizia: qui si parla di normali piogge, mica di eventi eccezionali. Basta che piova per qualche ora, che ti ritrovi in mezzo al fango. E’ così che gli occupanti di due auto hanno rischiato di annegare il 24 Gennaio scorso. I due veicoli, rimasti bloccati nella periferia nord di Palermo, hanno atteso l’arrivo dei soccorsi mentre il livello dell’acqua continuava a salire.
Per evitare complicazioni, dovute anche alla presenza di una cabina Enel che stava per essere sommersa dall’acqua, la polizia è intervenuta ancor prima di attendere l’arrivo dei vigili del fuoco, aiutando le persone ad uscire dall’auto prima che potessero esserci serie conseguenze.
Vien da chiedersi quale sia la linea di confine tra la negligenza e un atto criminale, considerato che non è certo da ora che, ogni qual volta piove, le strade di Palermo diventano torrenti incontrollabili, che paralizzano la circolazione e mettono in pericolo la sicurezza.
Da anni si evidenziano problemi legati alla non pulizia delle caditoie, così come all’inadeguatezza della rete fognaria, alla pendenza delle strade, etc. Tutti problemi noti e arcinoti, per i quali mai nessuno ha fatto nulla. Una volta si aspettava l’emergenza per intervenire, o ancor peggio che ci scappasse il morto. Oggi sembra che non si mettano premura neanche per questo.
Provo oggettive difficoltà a concludere questo articolo aggiungendo qualche riflessione che magari non sia già stata fatta, o esaminando particolari trascurati. No, è stato detto tutto e tutto si sa. Fin quando si continuerà a governare con la logica di affrontare un’emergenza continua, anziché programmare il futuro di questa città, le cose potranno andar solo peggiorando.
Prima o poi ci scapperà l’ennesima tragedia, e allora ci sarà il solito scaricabarile delle responsabilità. Nel frattempo i contribuenti continuano a pagare, e qualcun altro avrà perso la vita per motivi assurdi.
L’Europa ci guarda col binocolo.
Si, ma lui il sindaco lo da fare, a dimenticavo è sempre colpa delle giunte che lo hanno preceduto, avete presente la statua che ce al porto ? bene, le mani tese in avanti indicano il livello del fango che stiamo accumulando in città.
Manutenzione ordinaria. Finché non si riprende a gestire con scrupolo la manutenzione ordinaria non avremo pace in nessun settore del sociale. Tra l’altro la m.o. consentirebbe di risparmiare molto molti euro.
Non è per stemperare l’animo battagliero di chi vuole sempre trovare un colpevole, ma anche se le caditoie splendessero, il problema non scomparirebbe.
Il valore mediano delle serie pluviometriche dall’inizio del ‘900 al 2004 riportano un valore di 550mm di precipitazioni annuali.
Quando in due giorni ne cadono 150, è ovvio che si verifichi un’inondazione. Secondo voi è colpa di alcune caditoie otturate?
Semplicemente, non c’è modo di gestire quella portata d’acqua abnorme che si riversa in così poco tempo.
Mettetevi il cuore in pace. Per adattarsi al cambiamento climatico ci vogliono milioni di €, ed è un problema che affligge tutte le città italiane. Dove le caditoie sono pulite…
In risposta al titolo sì, è tutto a posto.
Palermo è in leggerissima pendenza verso il mare. Questo significa ovviamente che tutta l’acqua, dalla punta di ogni monte si riversa inesorabilmente in città.
Come ha giustamente sottolineato drigo, qualcuno dimentica che è la routine settimanale del nord Italia combattere con gli allagamenti cittadini. Qui succede quanto, cinque volte l’anno? E si dovrebbero spendere milioni su milioni per avere poi esiti inconcludenti?
Quando piove forte con tutte le caditoie pulite del mondo, la sporcizia arriva ugualmente, cominciando dalle foglie.
La prima cosa che mi chiedo è, ma davvero la gente è così autolesionista? “Oh guarda c’è una bella piscina sotto il ponte di viale Lazio, aspetta che ci passo attraverso”?
Se lavori si devono fare con molta calma definendo le priorità, ed il collettore fognario sicuramente viene prima del problema acqua pochi giorni l’anno.
Il problema è serio ed imbarazzante, perchè la rete cittadina non regge le pioggie intense, per fortuna non frequenti. Qualcosa si muove ma non è abbastanza, vista le decennali incurie con cui sono state progettate strade e reti varie di raccolta delle acque. Basti lo stupido esempio, vedere, come negli anni, il rifacimento del manto stradale, ha portato l’asfalto a livello dei marciapiedi, ostruendo collettori e non osservando alcuna pendenza o non prevedendo le cunette lato strada, che basterebbero già ad assorbire almeno le pioggie non straordinarie.
Anche se con esse, per i palermitani sarebbe più difficile parcheggiare sui marciapiedi!
Via Ugo la Malfa, nel tratto compreso tra il magazzino “Centro Convenienza” e la nuova rotonda, è sempre allagata anche quando piove normalmente. Ieri sera c’erano i vigili a sbarrare la strada proprio davanti l’allagamento, le auto arrivavano lì e facevano inversione. IL disagio è anche questo: non informare tempestivamente gli automobilisti.